BONUS MOBILITA'

19 / 05 / 2020 • Nuovi prodotti

Il buono mobilità copre il 60% della spesa sostenuta per mezzi di mobilità alternativa, fino a un limite di spesa di 500 euro.

Nel decreto si legge:

Art.229 Misure per incentivare la mobilità sostenibile
“A valere sul programma sperimentale, ai residenti maggiorenni nei capoluoghi di Regione, nelle Città metropolitane, nei capoluoghi di Provincia ovvero nei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti, è riconosciuto un “buono mobilità”, pari al 60 per cento della spesa sostenuta e, comunque, in misura non superiore a euro 500, a partire dal 4 maggio 2020 e fino al 31 dicembre 2020, per l’acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, nonché di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica di cui all’articolo 33- bis del decreto – legge 30 dicembre 2019, n. 162, convertito con modificazioni dalla legge 28 febbraio 2020, n. 8 ovvero per l’utilizzo dei servizi di mobilità condivisa a uso individuale esclusi quelli mediante autovetture. Il “buono mobilità” di cui al terzo periodo può essere richiesto per una sola volta ed esclusivamente per una delle destinazioni d’uso previste.

DECRETO INTEGRALE

A chi spetta
Il bonus fino a 500 euro spetta ai residenti maggiorenni delle città con almeno 50.000 abitanti. In particolare nei capoluoghi di Regione, nelle Città metropolitane* e nei capoluoghi di Provincia. Dunque non potranno beneficiare del bonus mobilità i pendolari, gli studenti e i lavoratori fuori sede che abbiano residenza diversa dal lavoro in cui studiano o lavorano. I pendolari che invece abitano i comuni della cintura delle grandi città metropolitane rientrano tra coloro che possono usufruire del bonus.

Quali mezzi si possono comprare

Il buono può essere utilizzato per l’acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, ma anche di “veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica, quali segway, hoverboard, monopattini e monowheelovvero per l’utilizzo dei servizi di mobilità condivisa a uso individuale esclusi quelli mediante autovetture”. Il bonus vale in maniera retroattiva, ovvero per le spese effettuate a partire dal 4 maggio. Se ne può usufruire fino al 31 dicembre 2020 (o all'esaurimento dei 120 milioni di euro stanziati per questo specifico capitolo). È possibile richiedere l’agevolazione una sola volta e per un solo acquisto.

Come ricevere il rimborso
Per ottenere il contributo basterà conservare il documento giustificativo di spesa (fattura**) e, non appena sarà on line, accedere tramite credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) sull’applicazione web che è in via di predisposizione da parte del Ministero dell’ambiente e che sarà accessibile anche dal sito istituzionale.
Alternativamente alla procedura a rimborso, una volta che l’applicazione sarà operativa (entro 60 giorni dalla pubblicazione del provvedimento in Gazzetta Ufficiale) il bonus mobilità potrà essere fruito attraverso un buono spesa digitale che i beneficiari potranno generare sull’applicazione web. In pratica gli interessati dovranno indicare sulla piattaforma il mezzo o il servizio che intendono acquistare e la piattaforma genererà il buono spesa elettronico da consegnare ai fornitori autorizzati, insieme al saldo a proprio carico, per ritirare il bene o godere del servizio individuato.

* Va chiarito il significato di Città metropolitana:ente territoriale, un'area più vasta che racchiude a conti fatti diversi comuni e che nasce per sfruttare una serie di sinergie o servizi integrati su scala maggiore, dalle infrastrutture ai trasporti per arrivare a cura del territorio e altro ancora. Proprio in virtù delle finalità istituzionali di questi enti territoriali, nello specifico sviluppo strategico del territorio e servizi, quando si parla di città metropolitana, si intendono automaticamente tutti i comuni facenti parte.

SITO UFFICIALE MINISTERO DELL'AMBIENTE

DOMANDE E RISPOSTE
Il mio comune confina con un comune che è anche città metropolitana, posso avere il bonus?
Il bonus è disponibile se quel comune fa parte della lista di quelli della città metropolitana, consultabile sul relativo sito ufficiale.
Ad esempio, Vaprio d'Adda è un comune della città metropolitana di Milano e beneficia del bonus nonostante abbiamo meno di 50.000 abitanti.
Abito in un comune da meno di 50.000 abitanti, posso avere il bonus?
No, a meno che non rientri in una delle seguenti:
    •    il comune è parte di una città metropolitana (ad esempio Vizzolo Predabissi, 4.000 abitanti ma parte della CM di Milano)
    •    abiti in un capoluogo di Provincia (anche con meno di 50.000 abitanti, ad esempio Vibo Valentia)
    •    abiti in un capoluogo di Regione (anche con meno di 50.000 abitanti, ad esempio Aosta)
Non sono residente in un comune che è Capoluogo di Provincia, Capoluogo di Regione o fa parte di una città metropolitana. Posso avere il bonus?
Sì se sei residente in un Comune che ha più di 50.000 abitanti pur non rientrando in una delle categorie citate: ad esempio, Carpi.

**Va chiarito che la fattura può essere emessa anche a favore di persone fisiche anche non in possesso di partita IVA, indicando il solo codice fiscale.